D 4.2.3 - SLOD KPIs per la determinazione della resilienza rispetto ai comportamenti nelle BETs
Abstract
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Il livello di rischio e di resilienza dell’ambiente costruito dipendono per buona parte anche dalle reazioni degli utenti rispetto a determinate condizioni proprie degli ambienti urbanizzati. Infatti, tali reazioni possono modificare drasticamente l’esposizione dell’utente la quale varia anche in funzione del livello di vulnerabilità individuale (come per esempio la velocità, le modalità di movimento e lo stato di salute). L’utilizzo di appropriati metodi di simulazione permettono di determinare l’intensità del rischio a cui gli utenti sono esposti. L’applicazione di tali metodi a specifici e rappresentativi archetipi geometrici, come quelli stabiliti nelle fasi precedenti del progetto, permette, inoltre, di valutare ed individuare potenziali condizioni ricorrenti. Per valutare la capacità di resilienza degli utenti sono stati individuati due indicatori quali l’UTCI e l’AQI, entrambi ponderati rispetto all’area dell’ambiente costruito a al tempo di esposizione dell’utente. Tali indicatori permettono di determinare dei valori rappresentativi della gravità dell’esposizione che risulta nello specifico relazionata al corrispondente tasso di sudorazione e alla probabilità di accadimento di effetti dannosi sulla salute dell’utente. Il lavoro è stato condotto modellando gli effetti di condizioni climatiche estive severe per specifiche geometrie dell’ambiente costruito.
I risultati ottenuti suggeriscono che, in determinate circostanze, un soggetto in età infantile, posizionato all’esterno potrebbe raggiungere, in poco meno di 3 ore, un elevato rischio di disidratazione (con una perdita di acqua rispetto al peso corporeo pari al 4%). Lo stesso individuo esposto per un’ora a concentrazioni seppure basse di NO2 può aumentare il rischio di mortalità di circa l’1%.